Tre verbi per chi potrà trascorrere un periodo di vacanza (anche se a casa propria) ce li suggerisce il primo libro della Bibbia:

Vivere (bene), vivendo ogni occasione. Il che significa essere presenti con tutti noi stessi in ogni momento, dando il meglio e cogliendo i lati buoni e positivi anche del quotidiano. Una persona che vive bene la ferialità sa apprezzare anche la festività e i momenti di pausa.

Ricordare, ossia portare nel cuore. Cosa? Qualcuno o qualcosa di importante. Un incontro o una conoscenza nuova, un accadimento o un posto, una festa o una gita/camminata… cosa lo rende importante? Saint-Exupéry nel dialogo con il Piccolo Principe fa dire alla volpe: “è il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante”.

Ricreare. Vado in ferie per divertirmi, svagarmi, cambiare aria e ambiente, vedere altra gente. Giusto, ma il rischio è di sprecare la vacanze. Invece: vado per… ricrearmi, riposare, visitare, leggere con calma un libro, stare con la mia famiglia e spendere tempo con loro, rilassarmi e ricomporre in unità tanti elementi…. e per pregare andando a Messa con i miei figli;

Un augurio che tutti possano vivere, anche tra le varie e a volte gravi difficoltà della vita, almeno un breve periodo come fosse buona vacanza.