Parrocchia San Pietro apostolo in San Pietro all'Olmo
Parrocchia Santi Giacomo e Filippo in Cornaredo
Articolo del Parroco

E dopo?
(dal Parroco)
- novembre 2025 -


 cimitero parte della città (dall'Arcivescovo) (2018)
 Camposanto e simboli religiosi (del Parroco) (2023)
 parole di Papa Leone
In occasione della giornata particolarmente dedicata al ricordo dei defunti vorrei porre alcuni punti fermi ossia chiarire alcuni contenuti della nostra fede a tali riguardo.
1. La vita è una sola e va giocata al meglio. Ce lo ricordano i santi (1 novembre) non i ‘perfetti’ come si pensa in certe sette bensì persone comuni, coi propri pregi e difetti ma che hanno dato il meglio di sé stessi andando oltre sé stessi, realizzandosi come persone. A tutti loro si può applicare l’espressione ‘ha una marcia in più’. Una sola: la vita non prevede qui un secondo tempo. ‘Sprecata’ questa, non ci è data alcuna altra possibilità. La reincarnazione, oltre ad essere una pia illusione, se esistesse, sarebbe la più grande ingiustizia: perché io devo ‘pagare’ le conseguenze degli errori commessi da altri? In positivo, troppo comodo ‘godere dei frutti’ ottenuti da altri.
2. Non cosa ma chi. La domanda corretta non è ‘cosa c’è dopo la morte?’ bensì ‘chi c’è?’. Fare il ‘single’ quando si è giovani, si sta bene economicamente e fisicamente, c’è ancora la mamma a fare la ‘domestica’ comporta certamente dei vantaggi; quando invece si è anziani soli perché vedovi o mai sposati le cose cambiano. Rientrando a casa si vorrebbe trovare qualcuno e non qualcosa perché questo non basta. Così è al termine della nostra vita: sulla soglia della porta dell’eternità sta ritto Dio a braccia spalancate pronto ad accogliermi, nonostante tutta la mia vergogna o timore. Così è morto Gesù: “Padre nelle Tue mani mi affido”. Ciò è fonte di ‘serenità’ quando si pensa alla propria morte.
3. La paura di morire. La morte va messa nel conto: è una certezza …. per tutti. Personalmente temo, certe modalità del morire (bruciato, annegato …) ma non la morte in sé: con lei col tempo ho imparato a fare la pace e, cosciente che riguarderà anche me, mi preoccupo di lasciare un buon ricordo di me, per quel che mi riesce. La vita mi ha insegnato che la paura può far morire e non salva, anzi che ci vuole più coraggio a continuare a vivere che a farla finita; non solo ho imparato che di fede cristiana (non per essa) non è mai morto nessuno anzi che molti proprio grazie ad essa han trovato la forza di affrontare e superare le disavventure della vita ‘salvando’ sé stessi e altri ossia realizzandosi e sostenendo gli altri nella loro crescita. Di ciò Dio ne terrà certamente conto. Per costoro valgono le parole di Gesù: “chi crede è già ora salvato

 
da ''InCammino Insieme'' n. 39 del 2 novembre 2025
 
 
    @ Parrocchia di Cornaredo        @ Parrocchia di San Pietro    

SEGRETERIE PARROCCHIALI:
- CORNAREDO - mattino: da lunedì a sabato dalle 9.30 alle 10.30
pomeriggio: dal lunedì a giovedì dalle 16 alle 17
(inoltre quando la porta è apereta)

ottobre 2025
pg. 42050 - gr.24000
- invio alla redazione di segnalazioni su questa pagina -
www.comunitasantiapostoli.it/par/dd/dd_dopo.asp