![]() |
![]() |
I talenti locali
(dal Parroco)
- ottobre 2025 -
|
![]() |
Noi italiani, in genere, soffriamo chi più chi meno, del ‘complesso d’inferiorità’ ossia pensano che l’erba del vicino sia sempre più verde, che gli altri siano sempre più bravi e migliori di noi..
Ai tempi della mia fanciullezza, l’America era un mito e tutto quanto arrivava da oltre oceano era accolto acriticamente e guardato con meraviglia. Poi venne la moda dell’Oriente, dei guru e dei santoni: si cercava in India e dintorni quella spiritualità (e non solo) che non si trovava, ammesso che si cercasse, in Occidente.
Nel linguaggio, non solo ufficiale, l’inglese ha soppiantato il francese al punto che oggi sembra segno di ignoranza se non si usano termini della lingua britannica.
A livello di persone gli esperti degli anni 80/90 han lasciato il posto ai vip diventati tali, spesso, non grazie alle proprie doti e professionalità bensì alle conoscenze o simpatie da parte di altri ‘addentro’ alla stanza dei bottoni’. Col tempo sono divenuti ‘opinion leader’ a oggi ‘influencer’ ma le competenza non sono pari ai ‘follower’, con tutto il rispetto per il personaggio che si è stati capaci di inventare ed essere.
E invece?
Invece ci sono tra noi molte persone capaci nel loro campo e che noi non stimiamo al pari del loro merito. Ci pensavo sabato scorso durante il concerto tenutosi dalla banda locale e dalla corale parrocchiale. Certo non è un’orchestra né il coro della Scala ma …. sono stati bravi, nel loro piccolo, e hanno offerto a tutti di trascorrere una serata in ascolto di musica e canti ben eseguiti.
Ne abbiamo conosciuti di persone di tal genere, preparati nel loro campo, capaci di coinvolgere e interessare il pubblico, dal linguaggio preciso e semplice, … senza esagerate pretese economiche.
Penso ai vari relatori, attori, concertisti e coristi, anche predicatori ….
Chissà quanti ve ne sono che ancora non conosciamo: persone cresciute nei nostri ambienti e poi specializzatisi professionalmente in un argomento particolare; disponibili a trasmettere il loro sapere coscienti che quanto ricevuto va condiviso. Dobbiamo creare una rete (si dice oggi) di modo che li si conosca sempre più perché non hanno nulla da temere nel confronto coi loro colleghi più famosi e ben remunerati.
Ciò che maggiormente in loro è l’umiltà intelligente ossia il mettersi a disposizioni, senza pretese né vanagloria al solo scopo di diffondere la cultura tra la gente.
|
da ''InCammino Insieme'' n. 37 del 19 ottobre 2025
|
ottobre 2025 pg. 42041 - gr.24000 |
- invio alla redazione di segnalazioni su questa pagina - www.comunitasantiapostoli.it/par/dd/dd_251017_talenti.asp |