![]() |
![]() |
Ribelli per amore
(dal Parroco)
- aprile 2025 -
|
![]() |
Nella piazzetta di Cascina Croce c’è un monumento dedicato Teresio Olivelli con la targa commemorativa
che recita così: ‘Lottiamo giorno per giorno perché sappiamo che la libertà non può essere elargita da altri’.
Il monumento non è immediatamente visibile rimanendo ‘nascosto’ tra i cespugli di rose. Chi era costui?
“Giovane e brillante universitario cattolico a Pavia e poi rettore del collegio universitario Ghisleri, Teresio
Olivelli partecipa e vince i littoriali della cultura, cercando di conciliare la propria fede con l’adesione al
fascismo. Volontario in Russia, dopo l’8 settembre, passa alla lotta partigiana in Lombardia: fonda il giornale
clandestino ‘Il ribelle’, dove presenta un suo progetto di rinnovamento della vita sociale ispirato al messaggio
evangelico. Arrestato a Milano nell’aprile del 1944, dopo un periodo nel campo di concentramento di Fossoli
(Modena), viene tradotto in Germania, prima a Flossenburg, poi a Hersbruck. Qui rifulge il suo cristiano
eroismo in difesa ed aiuto dei più deboli. Muore a 29 anni, il 17 gennaio 1945, sotto le percosse perché
slanciatosi in difesa di un compagno di prigionia bestialmente percosso da un aguzzino.”
Nei giorni in cui si ricorda la liberazione ci pare doveroso farlo conoscere riportando la preghiera da lui
scritta:
la Preghiera del Ribelle
di Teresio Olivelli e Carlo Bianchi
Signore, che fra gli uomini drizzasti la Tua Croce segno di contraddizione,
che predicasti e soffristi la rivolta dello spirito contro le perfidie e gli interessi dominanti, la sordità inerte della massa,
a noi, oppressi da un giogo numeroso e crudele che in noi e prima di noi ha calpestato Te fonte di libera vita,
dà la forza della ribellione.
Dio che sei Verità e Libertà, facci liberi e intensi:
alita nel nostro proposito, tendi la nostra volontà, moltiplica le nostre forze, vestici della Tua armatura.
Noi ti preghiamo, Signore.
Tu che fosti respinto, vituperato, tradito, perseguitato, crocifisso, nell'ora delle tenebre ci sostenti la Tua vittoria: sii nell'indigenza
viatico, nel pericolo sostegno, conforto nell'amarezza.
Quanto più s'addensa e incupisce l'avversario, facci limpidi e diritti.
Nella tortura serra le nostre labbra
Spezzaci, non lasciarci piegare
Se cadremo fa' che il nostro sangue si unisca al Tuo innocente e a quello dei nostri Morti a crescere al mondo giustizia e carità.
Tu che dicesti: ``Io sono la resurrezione e la vita'' rendi nel dolore all'Italia una vita generosa e severa.
Liberaci dalla tentazione degli affetti: veglia Tu sulle nostre famiglie.
Sui monti ventosi e nelle catacombe della città, dal fondo delle prigioni, noi Ti preghiamo: sia in noi la pace che Tu solo sai dare
Signore della pace e degli eserciti, Signore che porti la spada e la gioia, ascolta la preghiera di noi ribelli per amore.
|
da ''InCammino Insieme'' n. 17 del 27 aprile 2025
|
aprile 2025 pg. 41925 - gr.24000 |
- invio alla redazione di segnalazioni su questa pagina - www.comunitasantiapostoli.it/par/dd/dd_250427_ribelli.asp |