Parrocchia San Pietro apostolo in San Pietro all'Olmo
Parrocchia Santi Giacomo e Filippo in Cornaredo
Articolo del Parroco

Omelia di Avvento
(dal Parroco)
- novembre 2023 -



Accogliendo varie richieste pubblichiamo la sintesi dell’omelia di domenica 12 novembre.
Premessa: prima lettura e Vangelo parlano di morte, guerre, devastazioni. Perchè Gesù dice cose inquietanti? Non per far paura ma per preparare i suoi discepoli ad affrontare un futuro incerto e sfavorevole.
Noi, nell’educazione dei nostri figli, in nome di un malinteso amore risparmiamo loro verità scomode: ad esempio non li portiamo al camposanto o al funerale del nonno per evitare loro un eventuale trauma, poi però li facciamo giocare a scherzetto e dolcettocon gli scheletri.
Gesù non nasconde la verità, la realtà anche inquietante. Usa un linguaggio detto ‘apocalittico’ molto diffuso allora e che non va preso alla lettera: Lui annuncia non la fine del mondo ma di un mondo. Vale anche per noi, un certo tipo di mondo è finito.
In sintesi: per i nonni, il mondo dei figli dei fiori e della fantasia al potere non c’è più. Per gli adulti, il mondo della febbre del sabato sera e della Milano da bere è finito. Per i giovani maturi il mondo della vita spericolata a base di bollicine e Coca Cola e l’altra coca per reggere i ritmi dello sballo è terminato. Pure il giovane 20enne no global che imbratta i monumenti e il terrorista che aggredisce le persone per la strada sono entrambi fuori dalla storia, non hanno il senso della realtà.
Non è la prima che accade nella storia: dopo la caduta dell’impero romano S.Benedetto comprese che per ricostruire una società era necessario dare a tutti dei punti di riferimento solidi e introdurre il principio della stabilità. I monasteri benedettini divennero i centri propulsori di cultura e civiltà ponendo le basi dell’Europa.
Domanda: cosa possiamo e dobbiamo fare noi, oggi? Evitare due scelte ingannevoli:
  • 1) rimpiangere il passato e vivere da eterni nostalgici;
  • 2) rinchiudersi nella piccola e ristretta cerchia di amici con i quali ‘ci si trova bene’ ma imparare da Gesù, persona in relazione col Padre, gli altri e la realtà.
  • Noi siamo esseri in relazione, la nostra natura umana è intrinsecamente relazionale; dunque, dobbiamo creare occasioni e ambienti nei quali sia possibile costruire e vivere relazioni amicali autentiche e durature. A tal fine due inviti:
  • non perdiamo occasioni di incontro con gli altri che vengono offerte;
  • chiediamo a noi stessi di abbattere pregiudizi e di non costruire barriere ma di essere aperti il più possibile.
  • Il futuro o sarà di relazioni tra le persone e tra i popoli oppure i contrasti e i conflitti avranno il sopravvento. Il ‘nuovo mondo’ è nelle mani di chi sa costruire relazioni, fondate sulla verità e il rispetto della dignità altrui.

     
    da ''InCammino Insieme'' n. 99 del 19 novembre 2023
     
     
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    novembre 2023
    pg. 41578 - gr.24000
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