Presenti: Mons. Fabio Turba, Don Daniele Battaglion, Suor Miriam, Suor Olinda, Vincenzo Carrettoni, Andrea Ceci, Carlo Cribiori, Paolo Rainoldi, Angela Siragusa, Cinzia Strada, Luigi Tempesta, Chiara Tenconi, Fabio Zamana.

Ordine del Giorno:

verifica sull’andamento del periodo quaresimale e della Santa Pasqua appena trascorsi;

valutazione della possibilità di un incontro da proporre ai frati per un loro "passaggio" a conclusione del cammino di dell’Iniziazione Cristiana e dell’esperienza dei Gruppi di Ascolto della Parola, e per individuare percorsi di formazione in vista della Missione al Popolo 2022;

valutazione delle proposte estive per la pastorale oratoriana e giovanile (oratorio feriale e vacanza in montagna);

varie ed eventuali.

lle ore 20:35 Mons. Fabio Turba dà il via ai lavori del Consiglio con una preghiera dedicata in particolare ad alcune persone di cui, purtroppo, si è sentito parlare in questi giorni: Nadia De Munari missionaria laica dell’Operazione Mato Grosso, uccisa in Perù il 22 aprile scorso, e Christian Carlassare vescovo neo-eletto, missionario comboniano, aggredito e ferito da due uomini armati nel Sud Sudan. Esempi di persone che hanno fatto della fraternità verso tutti la vocazione della loro vita e che nello stesso tempo hanno vissuto l’esperienza di non essere riconosciuti come fratelli.

Don Fabio ha ricordato, inoltre, i 130 migranti morti in mare pochi giorni fa, a cui purtroppo non è stato prestato soccorso. Anche Papa Francesco, durante l’Angelus di domenica 25 aprile, ha ricordato queste 130 vite spezzate pregando per loro, e pregando anche per chi poteva aiutare, ma si è girato dall’altra parte.

Si segnala che nella chiesa di San Pietro all’Olmo la partecipazione alla Via Crucis dei venerdì di Quaresima è sempre stata molto alta (non c’erano mai posti liberi), così come durante la Santa Messa Vigilare di Pasqua.

Anche a Cornaredo la partecipazione alla Santa Messa Vigilare di Pasqua è stata molto forte, nonostante l’orario inconsueto delle 18:00 invece che delle 21:00, per i motivi legati al rispetto del coprifuoco.

Molto sentite e partecipate anche le Sante Messe della domenica di Pasqua.

Si valuta come positiva l’introduzione, durante la Quaresima, della Messa della domenica alle ore 16:00 presso l’oratorio di Cornaredo: certamente ha contribuito alla distribuzione più omogenea delle persone durante le varie celebrazioni domenicali, limitando il rischio di assembramento.

In ogni caso, vista la viva partecipazione, si continuerà a mantenere tale Messa delle ore 16:00 in oratorio, almeno fino all’inizio del periodo estivo.

Si valuta con positività anche l’iniziativa di invitare i ragazzi dell’iniziazione cristiana sia alla Messa delle ore 10:00, sia alla Messa delle ore 11:30 a Cornaredo e alle 11:00 a San Pietro all’Olmo. Anche in questo caso si è riscontrata una buona partecipazione dei ragazzi durante le domeniche di Quaresima, e che continua ad esserci anche durante queste domeniche di Pasqua.

Si riflette sulle occasioni di incontro delle persone che non frequentano la Santa Messa e in generale le attività della Comunità Pastorale. Si riscontra che l’accostarsi alla Chiesa attraverso la relazione coi sacerdoti o coi membri della Comunità, in generale, avviene molto più spesso per iniziativa dei sacerdoti stessi attraverso la celebrazione dei sacramenti, come il battesimo e il matrimonio, o la celebrazione dei funerali.

Durante tali occasioni hanno modo di accostare le persone che non frequentano la pastorale ordinaria e di creare con loro una relazione o quantomeno un canale di comunicazione e di fiducia. Si sottolinea la bellezza, testimoniata proprio da chi non è “cristiano praticante”, di sapere che il sacerdote si ricorda il mio nome, custodisce la mia storia, la mia persona. Certamente le occasioni informali di incontro dovrebbero aumentare e acquisire sempre più importanza nel tempo, considerando come “faro” quella “Chiesa in Uscita” in cui tutti confidiamo, in comunione con Papa Francesco.

Un piccolo esempio: è bello quando, al termine della Santa Messa, il sacerdote esce sul sagrato, in piazza, e avvicina le persone per un saluto o per uno scambio amichevole, anche quelle che non hanno partecipato alla celebrazione. Sono semplici gesti, ma che possono davvero fare la differenza.

Si propone di invitare i frati francescani il weekend del 4-6 giugno prossimo, durante il quale creare diverse occasioni di incontro.

Venerdì 4 giugno alle ore 20:30, presso la Chiesa di San Pietro all’Olmo, ci sarà la serata conclusiva dei Gruppi di Ascolto della Parola… con l’Arte! Potrebbe essere un’occasione per condividere con i frati della “Missione al Popolo” il cammino fin qui fatto riguardo l’ascolto della Parola di Dio e le nostre risonanze.

A questo proposito, si ritiene opportuno che il taglio della serata non sia solo ed esclusivamente sull’interpretazione e la lettura delle opere d’arte, ma che contenga anche il significato spirituale che tali opere veicolano.

Si potrebbe anche decidere di occupare lo spazio di “silenzio” al termine del commento dell’opera d’arte inserendo la lettura di qualche riflessione emersa dai partecipanti dei Gruppi di Ascolto.

Domenica 6 giugno alle ore 15:00 e 17:00 saranno celebrate la Sante Cresime per i ragazzi e le ragazze di prima media che, a causa del lockdown di novembre 2020, non hanno potuto riceverla.

Potrebbe essere un’occasione per chiedere ai frati di proporre un momento di “ritiro spirituale” dedicato ai cresimandi e ai loro genitori, padrini e madrine, magari durante la mattinata o pomeriggio di sabato 5 giugno.

Sempre durante tale weekend, in vista della futura “Missione al Popolo” per la quale non c’è ancora una data definitiva, c’è il desiderio di fare un incontro con i frati e le varie commissioni (magari coinvolgendo anche i membri del Consiglio Pastorale) per pensare insieme dei percorsi di formazione condivisi, dedicati principalmente alle seguenti figure, che potrebbero nel tempo diventare dei ministri riconosciuti che accompagnano la vita della nostra pastorale comunitaria: animatori dei Gruppi di Ascolto della Parola, persone che possano seguire i gruppi fidanzati e/o le giovani famiglie e persone che possano accostare chi vive situazioni di dolore o di abbandono legate a un lutto o alla malattia.

Sarebbe bello che tali percorsi di formazione tenuti dai francescani possano già avere inizio a partire dal prossimo settembre/ottobre 2021 e che siano aperti a tutti i membri della nostra Comunità Pastorale. L’occasione di questo incontro sarebbe anche quella di infondere nuova speranza e motivazione all’attività delle commissioni, messa a dura prova da questo periodo di pandemia e dal conseguente rinvio della “Missione al Popolo”.

Certamente non dimentichiamo che la Missione ha già iniziato a dare i suoi primi frutti: l’iniziativa dei Gruppi di Ascolto della Parola Online che sta avendo un buon seguito e la nascita di un embrione di “Gruppo Famiglie” che hanno cominciato a ritrovarsi.

Tali iniziative continueranno, a Dio piacendo, anche per i prossimi anni e ci auguriamo che possano ricevere nuova linfa vitale anche dai percorsi di formazione da parte dei francescani.

Il Consiglio Pastorale non si è ancora espresso su una data definitiva per la futura “Missione al Popolo”, anche se l’orientamento sembra essere quello di un periodo durante la primavera 2022. Al fine di prendere una decisione, si sente la necessità di un confronto con i frati anche sulle modalità concrete di realizzazione della Missione che, necessariamente, anche per loro si presume siano in fase di riprogettazione.

Riguardo l’oratorio feriale si esprime, senza dubbio, il desiderio di poterlo realizzare, e nello stesso tempo si evidenziano alcune criticità legate soprattutto all’organizzazione “lato segreteria” per la raccolta e la gestione delle iscrizioni (occorrerebbe un numero maggiore di volontari disponibili ad occuparsene), e riguardo alla difficoltà di reperire animatori che siano maggiorenni, dato che occorre che ogni 10 bambini sia presente almeno un animatore che abbia compiuto i 18 anni di età.

Riguardo le vacanze estive si sta cominciando a valutare la possibilità di organizzare delle vacanze in montagna (si è ancora in fase di valutazione delle varie offerte) dedicate principalmente ai ragazzi delle scuole medie e superiori.

Si pone l’accento sull’importanza di una visione e di una progettualità comune sulla quale impostare la vita dell’oratorio: a quale tipo di oratorio vogliamo dare vita, facendo tesoro di quanto vissuto in questo periodo di forzata interruzione delle attività? Quali caratteristiche, quali valori e significati dovrà veicolare e trasmettere? Di certo si è concordi nell’affermare che non è più il tempo dell’improvvisazione o di lasciare che le cose vadano come si è sempre fatto. Occorre avere ben chiaro gli obiettivi formativi ed educativi che si vuole raggiungere e di conseguenza attuare progetti chiari e ben definiti, curando in particolare la comunicazione verso l’esterno.

Si chiede la possibilità di riaprire l’oratorio nelle prossime domeniche pomeriggio, in modo tale che i ragazzi possano ritrovare un luogo dove poter stare insieme. Tale proposta è ben accetta, ma è realizzabile, secondo quanto stabilito in relazione allo stato di emergenza sanitaria, solo a fronte di attività organizzate e gestite.