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la nostra Parrocchia
i Parroci
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don Agostino Magni - Sappiamo per certo che entrò in Parrocchia il 15 luglio 1565 ma curiosamente non sappiamo esattamente fino a quando rimase; forse fino al 1590 ma una traccia certa l'abbiamo solo fino al 22 ottobre 1589. Don Agostino fu anche il primo a ricevere la visita pastorale dell'Arcivescovo di Milano (che all'epoca era San Carlo), il 28 aprile 1570. Gli abitanti erano meno di 800 (Sampietrini compresi). |
don Ludovico Magni - Forse parente del predecessore (che era suo zio?), fece il suo ingresso in Parrocchia nel 1595. Non ne sappiamo di più, ma è sicuramente sotto di lui che la nostra Parrocchia cessò di far parte della Pieve di Nerviano (Santo Stefano) e divenne parte della Pieve di Rho (San Vittore) [la pieve era una circoscrizione ecclesiastica]. |
don Andrea Gatti - Curato dal 1630 fino a non oltre il 1634; è tutto quelle che sappiamo di lui. |
don Francesco Colombo - Parroco da noi dal 1634. |
don Carlo Abbiate - Nominato nel 1646 rimase in carica fino al 28 settembre 1650, giorno della sua morte (all'epoca la nomina a vita era cosa consueta). |
don Dionigi Vailate - Rimasto ben 52 anni, dal 1651 al 24 ottobre 1703. |
don Carlo Campione - Parroco dal 1704 al 18 dicembre1733, cioè 29 anni. |
don Francesco Sola - Presente sedici anni, dal 1734 al 29 aprile 1750, dopodiché fu assegnato ad altra Parrocchia (ma non sappiamo quale). |
don Pietro Maestri - Parroco dal 1750 al 9 giugno 1771, cioè 21 anni. In quel tempo erano attive in Parrocchia le Confraternite del Santissimo Sacramento, del Santissimo Rosario e della Santa Croce. |
don Gaspare Marzorati - Nove anni, dal 1771 a metà 1780. |
don Francesco Luca - Curato dal 1780 al 1790 dopodiché lasciò la nostra Parrocchia per un'altra (e non sappiamo quale). |
don Giambattista Ceppi - Breve permanenza, dal 1790 dal 1796, prima di essere destinato ad altra sede. È nel 1792 che i Sampietrini inoltrarono all'Arcivescovo la prima petizione per ottenere una loro Parrocchia autonoma da Cornaredo. |
don Gian Battista Marzorati - Guidò la Parrocchia per ben 45 anni, dal 1796 fino alla sua morte, il 22 marzo 1841. I Parrocchiani erano circa 2000, ivi compresi i Sampietrini che ancora non avevano una loro Parrocchia alla costituzione della quale don Marzorati si oppose con decisione. Nel 1815 Pio VII aveva concesso alla Parrocchia di celebrare la Via Crucis, benedetta da Padre Gian Girolamo Morandi. Nel 1836 gli abitanti superarono la soglia dei 2000 (comprendendo San Pietro). |
don Antonio Songa - Altra breve permanenza, dal 1843 al 17 novembre 1847; don Songa seguì un periodo di due anni di "sede vacante" e fu proprio nel 1843 che "si consumò" il distacco di San Pietro all'Olmo (con circa 800 parrocchiani) con sede nella chiesa del Rosario, meglio nota a noi come Chiesa vecchia (decreto dell'Arcivescovo Karl Kajetan von Gaisruck in data 22 luglio). |
don Giuseppe Gambarini - Parroco dal 1848 per 24 anni, fino alla morte (1 marzo 1872); è sotto di lui che venne edificata la nostra chiesa, all'epoca ben diversa da come la vediamo noi. La chiesa fu benedetta dal Prevosto di Sant'Ambrogio, Francesco Maria Rossi, il 4 ottobre 1863 e con ciò aperta al culto. |
don Gaetano Sperati - ![]() |
don Alessandro Marchesi - ![]() |
don Carlo Cozzi - ![]() |
don Mario Colombo - ![]() |
don Albino Panzeri - ![]() |
mons. Fabio Turba - ![]() |
don Danilo Dorini - ![]() |
La prima notizia di un sacerdote regolarmente presente a
Cornaredo ci viene indirettamente; il suo nome risulta infatti in
alcuni atti non pertinenti la sua attività ecclesiastica in senso
stretto e solo per aver ospitato la stipula degli atti stessi nella sua casa
o per essere contraente egli stesso.
Si tratta di tale Guillermus de Leventina
che dal nome sembra essere proveniente dalla
Svizzera (la val Leventina si trova nel Canton Ticino) e
risulterebbe essere rimasto in paese quantomeno dal 1284 al 1298.
Nei documenti citati viene definito "beneficiato" (si parlerà di
"parroco" solo qualche secolo dopo) di Sant'Ambrogio; ed in
effetti così sembra che fosse intitolata la principale chiesa del
paese, o quantomeno quella con annessa un'abitazione per il prete.
Che Guglielmo fosse arrivato dalla Svizzera stupisce di meno se si pensa
che un tempo la diocesi di Milano comprendeva anche alcuni
territori elvetici, tanto che alcune parrocchie del Canton Ticino conservano
tuttora il rito ambrosiano.
Altri atti, anche questi non relativi all'attività ecclesiastica,
ci riportano il nome di Angelinus de Lanfranconibus, di Johannes
de Mongutio e di Franciscus de Varisio citati in contratti
stipulati nel '500. Non ne sappiamo di più.
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giugno 2022 pg. 972 |
- invio alla redazione di segnalazioni su questa pagina - www.comunitasantiapostoli.it/chiesa/chiesa_parroci.asp C.F. 93520270153 Parrocchia SS. Giacomo e Filippo in Cornaredo R.P.G. n° 822 - Trinunale di Milano - R.P.G. n° 902 Prefettura di Milano - pec: parrocchiacornaredo@pec.it |